La musica scelta per accompagnare le varie fasi della cerimonia religiosa del matrimonio contribuisce in modo determinante alla creazione di un’atmosfera solenne e suggestiva.
Per un evento unico ed importante come questo è bene non lasciare nulla al caso, affidandosi a musicisti esperti e a repertori studiati nel perfetto equilibrio fra tradizione ed originalità. Le formazioni musicali, infatti, possono contemplare diverse possibilità, per le voci come per gli strumenti.
Il classico suono dell’organo può ad esempio essere sostituito dalla dolce melodia di un’arpa, strumento che, oltre ad essere caratterizzato da un’ottima acustica, è meraviglioso anche dal punto di vista estetico. Questa scelta, inoltre, è ideale per accompagnare in modo discreto ed armonico le fasi di parlato del rito nuziale.
Al dolce suono dell’arpa o quello più vigoroso dell’organo, si possono poi alternare le note di uno o più violini, di un flauto dolce, di un trio d’archi o di un clavicembalo, a seconda del proprio gusto.
Le note musicali, a prescindere dalle composizioni prescelte, andranno comunque a scandire le seguenti fasi della cerimonia nell’ordine che segue:
- l’ingresso in Chiesa della sposa;
- lo scambio delle fedi nuziali;
- l’offertorio;
- la consacrazione;
- la comunione;
- l’uscita degli sposi dalla Chiesa, al termine della celebrazione.
Una volta scelti i vari
brani musicali, è opportuno che questi vengano provati dai musicisti direttamente in Chiesa, nel medesimo ordine in cui verranno eseguiti il
giorno delle nozze. In questo modo, oltre all’acustica dell’ambiente, verrà verificata l’armonia dell’insieme e la definizione del risultato.
La scelta dei brani musicali deve adeguarsi al tono della cerimonia, oltre che al
gusto personale di entrambi gli sposi.
Quelli scelti più di frequente sono i seguenti:
- “Coro Nuziale” di Wagner;
- “Marcia Nuziale” di Mendelssohn;
- “Ave Maria” di Schubert;
- “Marcia di nozze” di Antonio Mozzi;
- “Marcia del Principe di Danimarca” di Jeremiah Clarke;
- “Ave Maria” di Gounod.