La frequenza di un corso prematrimoniale è obbligatoria per tutti i coloro che desiderano sposarsi in Chiesa, celebrando le proprie nozze secondo il rito della religione cattolica.
Tale corso è finalizzato a preparare i futuri sposi ad una vita coniugale fondata sul rispetto dei valori cristiani, esaminandone i principali aspetti insieme al parroco catechista e generalmente, a professionisti del settore, come psicologie e pediatri.
La preparazione è impostata come un vero e proprio itinerario di evangelizzazione e catechesi, per intraprendere un percorso spirituale e vocazionale di valorizzazione del fidanzamento e di riscoperta della fede in Gesù Cristo e nella Chiesa Cattolica.
Le modalità di svolgimento, relative agli orari ed al programma del corso, vengono stabilite dalle diverse diocesi in modo assolutamente autonomo.
Il corso prematrimoniale, solitamente, ha inizio circa tre mesi prima del matrimonio: la durata non può essere inferiore a dieci giorni, suddivisi nell’arco di più settimane.
In genere, il gruppo è formato da un numero ristretto di coppie (tre o sei al massimo) che si confrontano reciprocamente affrontando tematiche di ordine teologico, psicologico e morale, attraverso momenti di condivisione utili e costruttivi, finalizzati ad affrontare in modo più consapevole i problemi e le varie esigenze che potranno presentarsi nel futuro della vita di coppia.
I fidanzati si devono presentare dal parroco almeno un anno prima della data prevista per le nozze, per ricevere tutte le informazioni riguardo alle modalità di partecipazione del corso, con il sacerdote un cammino di fede adeguato alle proprie esigenze e disponibilità.
Durante il corso prematrimoniale, il parroco fornirà alle coppie anche tutte le indicazioni necessarie sui documenti, specificando quali, quando e dove presentarli.
Una cura particolare, naturalmente, sarà prestata alla preparazione liturgica della celebrazione.
Al termine del corso prematrimoniale, viene sempre rilasciato alle coppie un attestato di avvenuta frequenza, indispensabile per ottenere il consenso, da parte delle Curie, alla celebrazione del matrimonio secondo il rito religioso.